Il Castello dell’Amicizia (episodio 3)
Il Castello dell’Amicizia
Un’altra avventura di Ginger e dei suoi fratelli ci aspetta per accompagnarci verso la Pasqua, chissà in che luogo magico finiranno i nostri piccoli amici decosil!
Siamo pronti per un’altra storia super entusiasmante?
Dopo le avventure con il circo i nostri cinque amici decisero di risalire sulla mongolfiera per scoprire nuovi posti e per vivere nuove avventure.
Il volo non si prospettava uno dei migliori perché appena partirono scorsero all’orizzonte dei grandi nuvoloni neri ma, ormai, era troppo tardi per atterrare e in un secondo il forte vento li spinse sempre più lontano e sempre più in alto, i coniglietti intimoriti si aggrapparono più forte che poterono alle corde della mongolfiera. Stavano attraversando la tempesta più brutta che avessero mai visto, quindi non si accorsero della direzione che stavano prendendo e quando atterrarono non sapevano in che parte del mondo erano realmente finiti.
I cinque amici scesero dal cesto della mongolfiera e ringraziarono di essere giunti a terra dopo tutto quello che avevano passato in volo.
Miele si guardò attorno (ormai non aveva più paura di niente perché tutte queste avventure l’avevano fatta diventare più coraggiosa) e vide in lontananza un castello, si girò verso Ginger e subito la sorella più grande con quegli occhietti dolci dolci convinse Mirtillo, Pistacchio e Gianduiotto che andare verso il castello sarebbe stata la cosa più sensata e intelligente da fare. I tre poveri conigli non erano sicuri che quell’idea fosse proprio intelligente ma si lasciarono convincere e partirono alla volta di quel castello misterioso.
Ad ogni passo il castello sembrava sempre più un luogo spaventoso, ma i nostri amici non demordevano, scalarono le montagne che li separavano da quella costruzione così imponente e si fermarono solo davanti al fossato che impediva loro di avvicinarsi alla porta di entrata. Allora Ginger prima che i fratelli riuscissero a fermarla iniziò ad urlare contro gli abitanti del castello chiedendo di aprire la porta e più urlava più Pistacchio e Mirtillo volevano scappare da quel posto così inquietante e pauroso ma, con un suono poco rassicurante le catene del ponte iniziarono a muoversi fino a che il ponte di legno non sbatté a terra con un sonoro tonfo.
I coniglietti, all’apparenza coraggiosi, si strinsero e vicini vicini entrarono all’interno del castello. Non c’era nessuno, sembrava disabitato ma qualcuno doveva esserci perché se no come si era aperto il ponte? Questa domanda aleggiava nelle menti dei poveri coniglietti che ad ogni passo rabbrividivano sempre di più alla vista di quel posto così freddo ed inospitale.
Ad un certo punto un’ombra volò sopra le loro teste e in men che non si dica si presentò davanti a loro un drago, i cinque coniglietti scapparono in tutte le direzioni ma non potevano uscire dal castello perché il grande drago bloccava loro il portone. Con un ruggito fece calare il silenzio dentro al castello e si mise seduto aspettando che i suoi piccoli ospiti uscissero. Dopo qualche minuto Ginger sbucò fuori dal suo nascondiglio e si sedette davanti al drago e, guardandolo con aria di sfida si presentò.
Il drago sorpreso dall’atteggiamento della piccola coniglietta di tutta risposta le disse: ” Ciao piccolina, io sono Biscotto, il drago di questa contea e vivo in questo castello abbandonato!”. Appena fecero amicizia anche gli altri quattro coniglietti presero coraggio e uscirono dai loro nascondigli per conoscere il padrone di casa, scusandosi della reazione che avevano avuto iniziarono a conoscere Biscotto, quel drago che li intimoriva tanto ma che si dimostrò buono e gentile.
Iniziarono a raccontargli delle loro avventure e di come arrivarono fino al castello, anche Biscotto raccontò la sua storia e i coniglietti scoprirono che il poveretto aveva subito tante ingiustizie nella sua vita a causa del suo aspetto pauroso e disse loro che era molto preoccupato perché in quei giorni gli abitanti della contea vicino al castello stavano cercando di cacciarlo via.
Sorpresi da questa notizia i coniglietti si dispiacquero molto per quello che le loro orecchie avevano appena sentito, Pistacchio e Mirtillo promisero che sarebbero andati a parlare con gli abitanti del paesino per convincerli a lasciare in pace il povero Biscotto.
Solo allora intervenne Gianduiotto, il quale spiegò che non si poteva andare dagli abitanti delle zone limitrofe e dirgli semplicemente che dovevano lasciare stare il drago, ma bisognava fargli capire che non era pericoloso e magari, se il drago era disponibile, anche proporgli uno scambio: loro lo avrebbero lasciato stare e lui li avrebbe protetti sorvolando i cieli e difendendoli dai possibili futuri nemici. Biscotto accolse molto volentieri l’idea di aiutare i suoi compaesani pur di avere salva la vita.
Pistacchio che aveva preso molto a cuore la situazione di Biscotto si preparò un discorso, sceso in paese iniziò a parlare con tutti del grande drago del castello, i cittadini si misero intorno a lui per ascoltare meglio ciò che questo coniglietto raccontava. Quando Pistacchio ebbe tutta l’attenzione su di lui iniziò a chiedere perché non volessero che il drago restasse a vivere nel castello vicino al villaggio.
Il capo villaggio si fece avanti e senza nessun timore iniziò a spiegare che gli abitanti della contea avevano paura del drago perché come ogni drago, se gli avessero dato la possibilità di avvicinarsi al paese lo avrebbe sicuramente raso al suolo in un sol soffio di fuoco!
Mirtillo allora prese la parola e chiese come secondo lui, un coniglietto così piccolo potesse non aver paura di questo famigerato drago che avrebbe dovuto, secondo loro, distruggere tutto, il capo villaggio rimase senza parole e si fermò ad ascoltare cosa gli stava dicendo il piccolino che continuò spiegando che un drago che si chiamava
Biscotto non poteva essere un drago cattivo e insieme a Pistacchio illustrarono il loro piano cioè, che se loro avessero accettato di far restare Biscotto nel castello lui li avrebbe protetti.
I cittadini si presero una notte per decidere cosa fare e l’indomani mattina tutti e cinque i conigli si presentarono nella piazza principale per capire cosa, quelle persone, avessero deciso.
Il capo villaggio si fece avanti e comunicò la loro decisione: avrebbero conosciuto il drago e poi avrebbero deciso se farlo restare o meno. Miele era contenta perché almeno avrebbero potuto vedere con i loro occhi che Biscotto era il drago più grande e più buono del mondo!
Per festeggiare l’incontro pensarono di organizzare una festa, chiamarono tutti, anche gli abitanti dei paesi vicini, persino le quattro amiche principesse lasciarono il loro castello per andare a conoscere questo grande drago che chiedeva solo di essere accettato e che in cambio avrebbe protetto tutti coloro che gli avessero dimostrato affetto.
I coniglietti pulirono tutto il castello, misero in ordine e prepararono la sala del trono per il ricevimento, tutto era luccicante e pronto per l’arrivo degli ospiti. I primi ad arrivare furono gli abitanti delle contee vicine, poi con una carrozza arrivarono le principesse e per ultimi alcuni abitanti della contea del drago.
Biscotto per paura di essere rifiutato si nascose all’interno della torre più alta e sentiva in lontananza la musica dei balli e le risate degli ospiti, capì che tutti si stavano divertendo. Ginger guardatasi attorno si accorse che Biscotto non era presente in sala, andò a cercarlo e quando lo trovò lo convinse con quegli occhioni furbi e bellissimi che non aveva senso avere paura di mostrarsi, in fondo quelle persone erano andate al castello per conoscerlo! Il grande drago scese piano piano le scale e quando arrivò nel salone tutti gli ospiti lo fissarono e per un momento calò un silenzio quasi irreale; Raja, una delle principesse, si fece avanti e andò dal drago per presentarsi, si inchinò e sorrise a Biscotto che non sapeva come comportarsi al cospetto di una principessa quindi si limitò a sorridere e a scodinzolare con la sua grande coda. In men che non si dica tutti si misero in fila per salutare il padrone di casa, sembrava che nessuno avesse più paura di quel “pericoloso” drago.
La festa finì a notte fonda e tutti erano felici di come fosse andata. All’alba i coniglietti furono svegliati da dei rumori che provenivano dalla strada che portava al castello. Aprirono il portone e si trovarono tutta la cittadinanza di fronte. Il capo villaggio si schiarì la voce e comunicò a tutti che, dato il comportamento esemplare del drago la notte precedente la contea dava il benvenuto a Biscotto e lo nominava protettore delle contee delle montagne. I coniglietti e Biscotto gioirono nel sentire quella notizia perché felici che tutte le fatiche fatte venissero ripagate. Gianduiotto entusiasta insegnò ai coniglietti una grande verità: “Spesso nel giudicare una cosa ci lasciamo trascinare dall’opinione che hanno gli altri e non dalla vera sostanza della cosa stessa, abbassando le barriere della diffidenza gli abitanti delle contee hanno accettato Biscotto e hanno cominciato a volergli bene perché hanno scoperto che è buono e gentile!”
Lo scienziato insieme a Ginger, Pistacchio, Mirtillo e Miele salutarono quel nuovo grande amico e ripartirono sulla loro mongolfiera in cerca di altre avventure da vivere e di nuovi amici da conoscere.
…le dolci avventure continuano…
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